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      Ella l'avrà fatta avendolo scritto, ed io non pretendo se non che convincerla dell'attenzione con la quale io leggo le sue cose. Mi comandi, si conservi, e mi creda.
     
     
     
      974
     
      A GIROLAMO BELLONI - ROMA
     
      Vienna 4 Ottobre 1756.
     
      Il noto dispendio che ha prodotto l'error delle poste non merita più di occupare un periodo delle nostre lettere non che le cure che V. S. illustrissima prende per emendarlo. Quando giovi l'avviso a liberarci per l'avvenire da somiglianti giuochi di mano, ne abbiamo esatto tutto il frutto che io me n'era proposto: onde non più, la supplico, di tal fanfaluca.
      Son superbo della propensione paterna che mostra per me la Santità di N. S. e supplico V. S. illustrissima (dove la mia buona sorte gliene offra qualche destra opportunità) di voler baciare anche per me una volta il Santissimo Piede, e spiegar (quanto permette il più sommesso rispetto) che la profonda venerazione ch'io mi sento per la sua sacra persona non è solamente dovere.
      Mi onora e mi piace la corrispondenza di V. S. illustrissima: mi tolga ella comandandomi il rimorso di non averla meritata, e mi creda con ossequio eguale alla stima.
     
     
     
      975
     
      A FRANCESCO D'ARGENVILLIÈRES - ROMA
     
      Vienna 11 Ottobre 1756.
     
      Con la gratissima vostra del 25 dello scorso settembre ricevo la notizia, che vi piace darmi, del nuovo deposito fatto all'avvocato mio fratello a credito mio nella vostra cassa di scudi 150, onde di detta somma vi ho dato debito, come mi ordinate, nel nostro conto corrente.
      Voi non mi parlate della vostra salute, onde secondo le antiche regole la suppongo buona.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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