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      Le mie umilissime riverenze al degnissimo signor principe, ed a tutta l'amabile famiglia.
     
     
     
      1018
     
      A TOMMASO FILIPPONI - TORINO
     
      Vienna 29 Agosto 1757.
     
      Per dimenticanza del nostro conte di Canale ho ricevuta molto tardi l'ultima vostra, onde non son negligente come mi avete creduto.
      La Nitteti dee assolutamente precedere le poesie giovanili, che vanno sotto nome d'aggiunta; per altro sarà contenta di quel luogo che vi parrà d'assegnarle. Il sonetto al mio Farinello dee trovarsi fra le poesie liriche, e non in fronte alla Nitteti. Il titolo del medesimo, cioè la nota a piè della pagina, dee dire: Al signor cavalier Broschi, inviandogli l'autore la sua Nitteti.
      Alla gentil sacerdotessa ed al degnissimo signor avvocato Bruno dite mille tenerezze a mio nome; compatite il mio necessario laconismo, riamatemi, e credetemi.
     
     
     
      1019
     
      AD ANTONIO GREPPI - MILANO
     
      Vienna 6 Settembre 1757.
     
      Eccomi a far uso delle gentili ed obbliganti offerte di V. S. illustrissima a vantaggio del mio individuo, che ha gran bisogno d'esser munito contro il rigoroso inverno che ci minaccia la già fredda stagione. Desidero un abito di velluto nero di Genova a tre peli, della miglior qualità che possa trovarsi, ed il raso nero parimente pesante e dello stesso paese per la necessaria fodera. Pel velluto abbisognano braccia 21 (dico ventuno) della misura di Vienna; e del raso 15 (dico quindici) della misura medesima. Se V. S. illustrissima volesse incaricarsi di quest'opera di misericordia di vestir gl'ignudi, cioè facendo provvedere da persona esperta e sicura il suddetto raso e velluto, ed indirizzandolo poi al signor Damiani in Vienna con tutta quella sollecitudine che può usarsi senza guastar la commissione, io gliene conserverei obbligo infinito e mi ricorderò, fra i ghiacci teutonici, dell'amica mano che me ne difenderà. Al signor Damiani suddetto o a chiunque V. S. illustrissima ordinerà sarà consegnato il denaro della spesa: ma non saranno perciò in pari i nostri conti, finché non le piaccia con qualche suo comando autorizzarmi a renderle il dovuto contraccambio, ed a convincerla della perfetta stima con cui sono.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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