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      AD ANTONIO GREPPI - MILANO
     
      Vienna 24 Novembre 1757.
     
      In questo momento il nostro diligentissimo signor Damiani mi manda il velluto ed il raso di cui V. S. illustrissima si è compiaciuta provvedermi. La qualità delle due stoffe, che non possono migliorarsi, e la meravigliosa sollecitudine con la quale mi sono pervenute fanno l'elogio dell'impareggiabile commissario. Io auguro all'augustissima mia padrona istromenti di questa efficacia nell'esecuzione de' grandi suoi reali disegni. Mi ha cagionato tal piacere l'inaspettato arrivo dell'abito, che tutte le inaudite cavillazioni di questa dogana, che mi ha obbligato a pagar doppio dazio, non han bastato ad amareggiarmelo. Solleciterò il signor Damiani per accomodare i nostri conti: ma non spero di saldar mai quelli degli obblighi che mi rimarranno verso un così cortese amico finché egli in me non scopra qualche abilità a me incognita di servirlo, e che gli piaccia di farne uso. Le mie riverenze al signor Melleri, e mi creda con vera stima e riconoscenza.
     
     
     
      1028
     
      AD ANTONIO GREPPI - MILANO
     
      Vienna 28 Novembre 1757.
     
      Dopo il velluto arcisuperbissimo ricevo la gentilissima di V. S. illustrissima, che avrebbe dovuto prevenirlo. Questa mi somministra la opportuna occasione di renderle nuove grazie per quelle ch'ella mi ha compartite, e che allora ignoravo quando le scrissi. Il conto favoritomi dal signor Damiani e seco saldato mi fa vedere qual considerabile economia io abbia fatto passando per le sue esperte, amiche e generose mani. La confessione della mia conoscenza può servirle di misura dell'obbligo che gliene professo e dell'impazienza con la quale io mi auguro e sospiro l'opportunità onde convincerla, con le opere, con quale intollerante riconoscenza e vera stima io sono.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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