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      Se fosse in arbitrio mio di potere sdegnarmi con voi, sa Dio quel ch'io direi. In penitenza di questa ommissione io esigo una relazione esatta di tutto, anche a dispetto della vostra modestia. Voi m'informarete de' giusti applausi che avete riportati con la voce, con l'arte, con l'azione, con la figura, con l'abito, con le scarpe, coi guanti, e con tutto il resto, o fra noi non vi sarà più pace. Addio, riverita signora Nina, placate i poeti che sono gente pericolosa: e particolarmente io, quando si tratta di voi. Ma credetemi intanto.
     
     
     
      1038
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 23 Gennaio 1758.
     
      Alla carissima vostra del 7 del corrente non rispondo per articoli secondo il mio solito, perché l'animo mio fugge dal primo ed il suo stato mi dichiara qual debba quello del vostro a tanti più giusti titoli e con tante circostanze aggravanti. Voi siete presentemente il principale oggetto della mia compassione, e non ho mai tanto desiderato d'esservi vicino,. Ma non entriamo in materia. È più facile evitarla affatto che trattarla con moderazione. Addio, caro fratello, conservatevi diligentemente e credetemi da vero.
     
     
     
      1039
     
      AD ANTONIO D'ALTHANN, ALL'ARMATA
     
      Vienna 24 Gennaio 1758.
     
      Se ho risparmiato fin'ora, riveritissimo signor conte, il vostro umido radicale astenendomi di scemarvelo con la seccatura delle mie lettere, n'è stata cagione la giusta considerazione del gran bisogno che voi avevate di tutta la vostra pazienza nella folla delle tante (e non sempre aggradevoli) cure militari che naturalmente vi occupavano.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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