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      È possibile che ancora non vi siate avveduta del poco conto che fa il mondo di cotesti meriti ideali ed astratti? Al fisico, signora contessina, al solido, al reale convien che si applichi totalmente chi vuol piaceri e fortune: ed il vostro sesso l'intende meglio del nostro. Oh se si tornasse a rinascere vorrei veder se quel buon uom di mio padre riuscisse per la seconda volta a farmi imparare a leggere. Io me ne rido: ne sono abbastanza scottato. Ma con qual coscienza, gentilissima signora ipocondriaca, potete accusarmi ch'io non vi creda tormentata quando vi lagnate? Perché dovrei far questo torto alla vostra sincerità? Chiunque si lagna si duole, ma dove le belle si dolgano, quando si lagnano, non è così facile ad indovinare; e sventurato il temerario che l'indovina. Talvolta è un dente indiscreto quello che cagiona gli spasimi loro; ed esse scaricano tutte le imprecazioni contro una scarpa innocente. Ma che necessità ci obbliga a tali impertinenti ricerche? Io per me credo bravamente alla prima tutto ciò che asseriscono: non vorrei per cosa del mondo passar per violatore de' misteriosi loro antichissimi privilegi.
      Abbracciate e riverite, vi prego, a mio nome il mio caro degnissimo signor tenente maresciallo, e ditegli che per mancanza di gente, di cavalli e di attrezzi militari non andran certamente male gli affari nostri. Tutti i miei timori si raggirano su qualche putredine nascosta. Tutte le nostre disgrazie son fenomeni che non si spiegano con la sola ignoranza: debbono aver avuta una cagione, e non la sento scoperta: finisco con la carta e sono.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548