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      Attendete a conservarvi, rendete mille grazie al degnissimo signor conte della Rocca della sua gentil memoria; incensate per me la venerabile sacerdotessa, e credetemi con l'antica ostinatissima tenerezza.
     
     
     
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      AD ANTONIO TOLOMEO TRIVULZIO - MILANO
     
      Vienna 22 Maggio 1758.
     
      Invidio i Fauni ed i Silvani dell'odorifero Omate che godono la vostra presenza: e voi che, mentre va l'Asia tutta e va l'Europa in guerra, ve ne state sdraiato a respirare le aure balsamiche della vostra Feacia. Diffido qualunque infermità a poter resistere ad una tale specie di cura. L'amabilissima contessina Figuerola è molto sensibile alle tenere vostre ed obbliganti espressioni, e dalla compiacenza che ne dimostra io argomento l'efficacia delle impressioni che lascia il vostro merito. Uno de' più sinceri argomenti del vostro despotismo sull'animo mio è la mia ilarità nel secondare il vostro ascendente. Il re di Prussia il quinto del corrente era a Littau, e Daun a Leitenischel: e sono tuttavia nella medesima positura vagheggiandosi amorosamente. L'aggressore non ispiega ancora i suoi disegni, non so se per non essere ancora maturi, o per intoppi non preveduti. Intanto nel suo campo v'è sensibile penuria, quanto abbondanza nel nostro: ed i nostri savii militari esaltano l'ordine, la vigilanza, la prudenza, e le disposizioni tutte del nostro Daun. Non possiamo rimaner lungo tempo all'oscuro: la macchina è tutta in moto, e gli arcani diverranno presto visibili.
      Alla impareggiabile figlia vi supplico di offerire i miei incensi, credendomi sempre tanto a suo, quanto a vostro riguardo.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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