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      Tutti i componimenti lirici suppongono agitazione ed estro nell'animo del poeta, e particolarmente gli amorosi; e questo pare scritto a sangue freddo da un uomo di perfetto giudizio. La frequenza delle immagini, le figure, le comparazioni, le uscite improvvise ma ragionevoli sono la suppellettile e la lingua delle passioni. Non è spogliata di queste la nostra bella canzonetta, ma se ne fosse più ricca non ne riceverebbe svantaggio. Se ne congratuli intanto a nome mio con l'amico, e non gli dica del mio giudizio se non se quella parte di cui lo conosce tollerante, aggiungendo che io son ben lontano di credermi infallibile, anzi che m'avveggio io medesimo che di giorno in giorno vado diventando incontentabile, e più assai a mio che a riguardo degli altri.
      Non dubito che le sue occupazioni saranno degne di lei, e gliene sarò gratissimo quando le piacerà comunicarmele. Le mie si riducono a picciole modificazioni dell'oziosa mia quiete. Scrissi già tempo fa una traduzione della Poetica d'Orazio, ed ora la vado provvedendo di necessarie annotazioni, delle quali alcune combattendo diverse antiche, pedantesche, false, ma ricevute opinioni, degenerano in piccioli trattati. Non mi affretto, né sono impaziente di compir l'opera; mi basta che mi vado occupando per non essere grave a me stesso.
      Bisognano sproni che non siano regolati dalla discretezza, per iscuotere la sonnacchiosa tranquillità del nostro impareggiabile Jommella, onde non lo risparmi. Con minore fatica esperimenterà comandandomi a qual segno io sono.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





Poetica Orazio Jommella