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      Anzi, se vi cade in acconcio di vederlo, mi farete cosa gratissima salutandolo particolarmente in mio nome. Io non conosco la sua persona, ma le opere sue che mi ha cortesemente inviate, dedicandomi mio malgrado la comedia intitolata il Terenzio. Bisogna considerar negli amici quello che hanno di pregievole e guardarli dal buon lato. Egli ha certamente una fecondità portentosa, ed è danno che un talento di tal fatta sia defraudato dal bisogno de' vantaggi della riflessione per angustia di tempo.
      Mi ha trafitto la morte del cardinale Argenvillières, per riguardo all'afflizione del suo fratello nostro amico. Io non ardisco ancora di esacerbar la piaga ritrattandola con una condoglianza indiscreta. Se lo vedete e lo trovate proveduto della toleranza che bisogna, fategli concepire intanto la molta e sincera parte ch'io prendo nella sua perdita. Addio. Conservatevi e credetemi.
     
     
     
      1078
     
      A FRANCESCA MARIA TORRES ORZONI - GORIZIA
     
      Vienna 16 Gennaio 1759.
     
      A dispetto della totale mancanza di materiali, unicamente per interrompere la prescrizione che potrebbe produrre a danno del nostro commercio epistolare un più lungo silenzio, eccomi, riverita signora contessina, a cicalare un poco sul niente con esso voi. Che cosa potrei dirvi che voi non sappiate al pari di me? In quale stato violento si trovino presentemente tutte le società della terra conosciuta, tanto a riguardo dell'interno loro, quanto alla scambievole relazione dell'una con l'altra, è fenomeno lagrimevole, ma visibile ai meno illuminati: onde merita più stupore che ragionamenti.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





Terenzio Argenvillières Gennaio