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      Se la nuova giunge costì più sollecitamente per altra parte, non è per difetto di mia diligenza.
      Vi prego de' miei riverenti ossequi a cotesto eccellentissimo signor conte della Puebla, de' miei teneri abbracci alla cara metà, e sono con l'ostinato, invariabile, antico rispetto.
     
     
     
      1098
     
      A PLACIDO BORDONI - VENEZIA
     
      Vienna 25 Agosto 1759.
     
      Non creda V. S. illustrissima effetto di trascuranza la mia lentezza in rispondere al suo gentilissimo foglio del 21 dello scorso luglio. L'obbligante offerta della sua amicizia, e il valore di questa assai palese nell'ingegnoso e forbito componimento che si è compiaciuta inviarmi, mi han giustamente inspirato il desiderio di rendermi informato di qualche esterna circostanza d'un amico che m'ha somministrato sì belle pruove, onde ammirarne le interne. Non mi è riuscito di venirne a capo; onde cedo alla giusta impazienza di congratularmi seco su la fecondità de' colti suoi e felici talenti, e molto più con me stesso per l'inestimabile acquisto di fautore ed amico sì valoroso e sì degno. Grato alla parzialità delle sue Muse, io desidero loro soggetto che meglio risponda a quella leggiadra robustezza che hanno impiegata per onorarmi; onde s'arricchisca d'un nuovo fregio il Parnaso italiano. Ed augurandomi intanto la sorte di ubbidirla, pieno di stima, d'amicizia e di riconoscenza mi dico.
     
     
     
      1099
     
      A GIOVANNI CLAUDIO PASQUINI - SIENA
     
      Vienna 27 Agosto 1759
     
      Mi avete obbligato e consolato insieme, amico carissimo, con l'affettuosa vostra lettera e col bel sonetto, di cui v'è piaciuto di farmi parte.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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