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      Mi ha giustamente obbligato la costante vostra memoria, e mi ha sommamente consolato il poter dedurre, dalla robustezza felice e dalla ordinata vivacità dell'inviato componimento, che l'anima vostra è tuttavia comodamente alloggiata. Me ne congratulo con esso voi e con me medesimo, che non considero separata dalla mia la conservazione de' pochi ragionevoli antichi amici che mi rimangono.
      Voi, caro Pasquini, avete perduta l'idea della differente maniera con cui si pensa in questo e nel nostro clima, se imaginate che possano qui renderci considerabili le accademie, le scienze e le belle lettere. Qui non si apprezza oggimai altra filosofia che quella del commercio, e non si rispetta altra eloquenza che quella del cannone; e a dirla così fra noi misurando i vantaggi che ritrae la società dalle nostre e dalle loro applicazioni, sarei maledettamente tentato ad abbracciar questa sentenza, se non mi ritenesse la repugnanza di consentire all'avvilimento di tutti i miei capitali. Promoverò ciò non ostante con questi ministri etrusci (quando mi occorrerà di trovarmi fra loro) il merito di codeste lodevoli letterarie occupazioni, e desidero che il bel profitto di questa cura oltrepassi la mia speranza.
      Addio, caro amico, attendete a conservarvi e credetemi con l'antica stima e tenerezza.
     
     
     
      1100
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 27 Agosto 1759.
     
      Ricompenso la gratissima del dì 11 del corrente che da voi mi perviene, non solo con la confermazione, ma con l'aumento considerabile della strepitosa vittoria de' Russi ed Austriaci del giorno 10 (e non 11) del corrente contro il re di Prussia in vicinanza di Francfort.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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