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      Prima della vostra lettera era giunta già da quattro giorni in Vienna la fatale sicurezza che il vostro benefico re aveva finalmente cessato di soffrire. Il suo stato lagrimevole e senza la menoma speranza spero che avrà scemata nel vostro bel cuore la violenza d'un colpo che non potevate non aver preveduto e che libera un povero principe dalla tormentosa vita nella quale languiva. Con tutte queste solidissime ragioni io argomento, caro gemello, dai moti dell'animo mio quali debbano essere quelli del vostro, ma mi riprometto più della vostra che della mia virtù, poiché gli esempi di moderazione che avete per così lungo tempo dati al mondo in mezzo alle lusinghe della più ridente fortuna, ci fanno sicurtà della costanza con la quale siete capace di sostenere i rigori della medesima. Consolatevi, caro gemello; l'incostanza delle cose umane è condizione universale, e chiunque nasce ne fa dolorosa esperienza. Nessuna vicenda potrà togliervi la lode di non esservi lasciato sedurre o abbagliare da quei lampi di luce che vi hanno circondato per così lungo tempo. I buoni e veri amici ameranno sempre in voi una qualità così poco comune, e saran sempre vostri; e se v'è alcuno che pensi differentemente non è disgrazia ma guadagno il conoscerlo e perderlo.
     
     
     
      1102
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 10 Settembre 1759.
     
      Non so se per irregolarità delle poste o delle strade non ho fin ora ricevute le lettere d'Italia. Spero che prima di chiuder la presente mi saran recate: intanto guadagno terreno.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





Vienna Settembre Italia