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      .. Di più quell'enorme massa di aria nel teatro di S. Carlo assorbirà tutte le grazie inimitabili e la portentosa agilità che rendono questo musico adorabile in camera: egli ha urtato in questo inconveniente in teatri che non hanno il terzo della vastità di cotesto, onde non si può sperare ch'egli abbia costì miglior sorte...
     
     
     
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      A GIACINTO IGNAZIO CHIARAMONTI - CESENA
     
      Vienna 8 Dicembre 1760.
     
      Non è facile ch'io spieghi a V. S. illustrissima quanto dolcemente mi abbia sorpreso il suo obbligantissimo foglio dello scorso agosto, che insieme col prezioso dono dell'elegante e dotto poema del Zolfo mi venne, non prima di tre giorni fa, da un domestico di questo signor conte Firmian (con infinite scuse della tardanza) inaspettatamente consegnato. Un segno così incontrastabile della costanza con la quale a dispetto di tanti anni mi ha V. S illustrissima conservato l'invidiabil luogo che già mi concesse nell'animo suo, mi ha ricolmo di straordinario piacere, che sarebbe giunto al trasporto senza la sua particolar cura di temperarmene l'eccesso col rigido cerimoniale che regna in tutta la sua lettera; stile che, nel tempo stesso che mi assicura della sua cortese memoria, m'interrompe il possesso di quell'affettuosa famigliarità della quale permetteva ella già ch'io mi approfittassi in Roma nell'amabile sua e festiva compagnia: ma non tocca a me di prescriver limiti a' volontari suoi doni, e sarebbe una specie d'ingratitudine se i dovuti rendimenti di grazie per quelli che ricevo degenerassero in querele per gli altri che desidero.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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