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      I progressi che vi compiacete avvisarmi d'aver fatti nella salute e nella tranquillità dell'animo sono ottimi preparativi per sollevarsi al grado della paternità: onde io incomincio a dirvi con Tito:
     
      E nascan poiCittadini alla patria eguali a voi.
     
      Il mio Alcide si risente molto del difetto de' vecchi, cioè della propensione a predicare. Onde non so quai buoni uffici mi abbia potuto rendere con le mie Ninfe latine. Nel mio tempo si facea tutto sul gusto eroico. Ma ora che il secolo è più illuminato, temo che anche il bel sesso abbia rinunciato costì a certe delicatezze che per altro custodirebbe con gran gelosia, se intendesse a fondo i più solidi vantaggi. Basta, vi raccomando il credito del povero autore, particolarmente con le belle, il favor delle quali è stato sempre un considerabile oggetto de' miei pudori. Qui ho indorato loro la pillola non solo con le veneri dell'elocuzione, ma con l'incanto delle illusioni e dello spettacolo; puntelli che mancano al componimento nella lettura: or vedete che costì la mancanza ha bisogno di supplemento.
      La marchesa N. mi ha commesso di dirvi un mondo di cose a suo nome, nelle quali all'ingrosso ho conosciuto l'infinita parte che ella prende in quello che vi riguarda: ma io ho creduto mio debito di rispettar la nebbia della commissione lasciando a voi il peso di rischiararla.
      La posta è per partire, onde pieno di tenerezza e di rispetto mi dico in fretta.
     
     
     
      1181
     
      AD ANTONIO TOLOMEO TRIVULZIO - MILANO
     
      Vienna 5 Gennaio 1761.
     
      Lo stile pavonazzo, se non nero, dell'ultima vostra lettera data il 13 del caduto decembre mi fa conoscere con sommo mio rincrescimento che ancor voi, veneratissimo Fracastoro, siete ormai iniziato ne' misteri della setta ipocondriaca.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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