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      Guardatevi, vi prego, d'inoltrarvi in cotesto diabolico laberinto, dal quale è fin da bel principio difficile e finalmente impossibile di liberarsi. Tornate al vostro fattivo invidiabile umore che preserva da tutti i malanni incerti ed imaginati, e rende tollerabili i veri. Io che vi predico ho per mia sventura lunghissima esperienza di questo torbido mare, nel quale avrei da molto tempo fatto naufragio con altri infiniti, se mi fossi anch'io lasciato trasportar dalla corrente. È vero che le sorgenti di questa maledizione sono fisiche, ma queste sono poi fecondissime d'effetti imaginari, che assumendo anche essi ragion di causa si riproducono a vicenda, e ne circondano finalmente d'un circolo vizioso da cui non è opera umana lo svilupparsi. Rendetemi il mio allegro e scherzevole Fracastoro: e non vi venga mai più la peccaminosa tentazione d'andare arzigogolando sulle rincrescenti vicende future.
      La flotta inglese è ritornata in casa e gli ipocondriaci per non lasciar senza materia la loro funesta propensione a dolersi dicono ora che i Francesi si ritireranno da Götting a Cassel, e che faranno una pace particolare alla barba degli alleati. Io, che sono nel sistema d'augurarmi sempre il bene, aspetto per ripentirmene che la casa mi cada addosso.
      Il nostro Daun già va zoppicando a Corte e la città lo incomincia a credere persuaso di ritornare in campagna. Il nuovo superior Consiglio di Stato non si è ancora adunato, e la pubblica curiosità è tuttavia sospesa. Divertitevi, conservatevi e credetemi col solito tenero rispetto.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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