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      Mi dispiace che la mancanza, che quindi deriva, delle vostre lettere mi fa partecipar della mortificazione e non del merito di cotesto penitente sistema. Giacché mi volete agente di tromboni, eccovi conto della commissione. Ho fatto cercare, ho trovato ed ho parlato io medesimo col celebre artefice de' suddetti, il quale dice: "che se si vuole un trombone da suonare il tenore ed il contralto, conviene pagarlo cinque ungheri d'oro effettivi: se si desidera che il trombone serva per il basso, riuscendo di maggior mole, ed esigendo nella fabbricazione maggior fatica, non vuol darlo a meno di sei ungheri in ispecie. Dice che non curando tutta l'esatta diligenza nel lavoro si può risparmiare qualche fiorino", ma l'economia sarebbe per mio avviso molto pericolosa. Quando si concluda l'affare, io manderò poi l'artefice a suo tempo dagli Smitmer ad esiger la sua mercede.
      Per trovar poi modo di mandarlo a Roma sarà un'altra impresa non così facile. Ma a questo si penserà in avvenire. Conservatevi intanto con la sirocchia e credetemi.
     
     
     
      1185
     
      A CARLO BROSCHI DETTO FARINELLO - NAPOLI
     
      Vienna 7 Febbraio 1761.
     
      Mi ha sommamente consolato la carissima vostra del 19 dello scorso per le nuove testimonianze del vostro affetto e per la lodevole riconoscenza che in essa mostrate delle universali amorose accoglienze che costì giustamente esigete, e per la consolazione che dovete provare senza fallo nel seno della numerosa e tenera vostra famiglia. E sarebbe perfetto il mio piacere, se poteste assicurarmi che foste divenuto più valido di corpo e più filosofo di mente.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





Smitmer Roma Febbraio