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      A dispetto per altro di questo evidente rischio, io tirerò arditamente innanzi la lettura, già da molto tempo rassegnato a trovar giornalmente nuovi argomenti palpabili del moltissimo che ignoro. Le rendo intanto vivissime grazie del prezioso dono, e augurandomi perspicacia sufficiente a poterle render giustizia, pieno di stima e di riconoscenza mi dico.
     
     
     
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      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 3 Agosto 1761.
     
      La vostra visita al contino Torres, di cui mi date conto nella vostra del 18 del caduto siccome egli l'ha dato nel giorno stesso al tenente maresciallo suo padre, ha sommamente obbligato questo degno ed onorato gentiluomo: onde se di tratto in tratto, frapponendo comodissimi intervalli ed impiegandovi quel tempo di cui non sapreste far miglior uso, l'andrete replicando, io ve ne sarò molto tenuto, piacendomi all'estremo l'andar così secondando la giustissima paterna tenerezza d'un mio vecchio, probo e stimabilissimo amico. Vi rendo grazie di questa compiacenza non meno che dell'altra dimostrata nella pronta missione del palmo romano, di cui per ora non farò uso, illuminato da voi che per l'amoer con pelo di camello conviene indirizzarsi a Genova e non a Roma. Di Silesia abbiamo la nuova per me considerabilissima, cioè quella di non esservene alcuna. I Russi sono all'odore dell'Odera, e non si sente che passino. Procedendo con questa arciprudentissima cautela, o avremo presto la pace, o sarà questa la guerra del Peloponeso. A dirvela, la mia curiosità è stanca, ed a forza d'essere stata troppo lungamente tesa, incomincia maledettamente a rilasciarsi.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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