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      Ella meriterebbe un più vegeto scrittore; ed io non so come l'augustissima mia sovrana non sia oggimai stanca delle mie ciance canore. I suoi comandi mi onorano e mi beatificano, ma io vorrei pure che il mio prudente silenzio prevenisse la noia di lei, memore dell'avviso d'Orazio:
     
      Spesso intonar nella sincera orecchiaMi sento alcun che mi sta sempre a' fianchi.
      Ritira a tempo il tuo destrier che invecchia,
      Pria che sul fin deriso aneli e manchi."
     
      Io non so se voi siate giovane o vecchio, ma veggo che quelle pettegole delle Muse vi carezzano più che mai; ne avranno ben esse senza fallo le loro solide ragioni: onde conservatevi pur qual siete per decoro del Parnaso italiano e continuate a riamar, come fate, chi con la più giusta stima e col più tenero rispetto sarà ostinatamente a qualunque pruova.
     
     
     
      1258
     
      A GIOVANNI CLAUDIO PASQUINI - SIENA
     
      Vienna 3 Maggio 1762.
     
      Voi siete un antropofago, un troglodita, un Lestrigone, un mostro marino. Voi sapete ch'io farei moneta falsa per la signora Livia: ma non è possibile che ignoriate quello ch'io scrivo a lei nella lettera che vi accludo: ed in vece di risparmiarmi un rossore, me lo procurate con le mani e co' piedi. S'io vi avessi fra le mani, vorrei... Sed motos praestat componere fluctus.
      Son già partiti due esemplari del Trionfo di Clelia, nuovo mio dramma, uno per la signora Livia, l'altro per voi. Spero che gli avrete presto e senza spesa, ma non so dirvi altro. Difendetevi dagl'imminenti calori e riamate il vostro pazientissimo.
     
     
     
      1259
     
      A TOMMASO FILIPPONI - TORINO


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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