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      Già che ha debellata la sua febbre, si conservi gelosamente, mi comandi e mi creda.
     
     
     
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      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 6 Settembre 1762.
     
      Rispondo brevemente alla vostra de' 21 d'agosto, perché mi trovo nuovamente sul monte Parnaso, dove mi ha rimandato la mia adorabile padrona, credendomi troppo parzialmente più valido corridore di quel ch'io sono. Questa volta la commissione è ancor più difficile delle passate perché le rappresentanti saranno cinque arciduchesse, e con questa specie d'attrici i riguardi, le convenienze, gli scrupoli e i doveri accrescono a dismisura i ceppi dello scrittore. Pazienza. Si verrà a capo anche di questa. Sia tutto ciò detto fra noi, perché si vuole che questo sia segreto. Credo che lo sappiano tutti, ma non dee sapersi da me, che ho ricevuto l'ordine immediatamente dalla sovrana con questa legge.
      Non posso darvi una nuova sicura. Schwaidnitz si difende bravamente; ma alla fine, se Daun non la soccorre, converrà che ceda. Daun per soccorrerla convien che scenda alla pianura, dove il nemico mi dicono che gli sarebbe superiore in cavalleria per trovarsi della nostra 8 in 9 mila cavalieri smontati, non so se per disgrazia o per negligenza di non aver provveduto a tempo i cavalli. Si crede che in Pietroburgo vi siano grandi turbolenze. Le truppe russe, che corrono verso casa, lo confermano; e qualche nuova crisi potrebbe spiegar solamente lo stravagante fenomeno d'aver reso la czarina (come purtroppo si è verificato) la Pomerania e la Prussia a quel principe che dichiarava il peggior nemico della Russia nel suo antecedente manifesto.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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