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      Ma non so se tutte queste belle disposizioni saranno argine bastante a difenderlo da certe distrazioni, che si frappongono e formano troppo frequenti e prolisse parentesi nel suo commercio con le Muse.
      Al nostro tanto stimabile quanto amabile signor canonico Garampi rinnovate tutte le volte che vi cade in acconcio la memoria non meno del mio rispetto che della mia tenerezza. Comunicate con la sirocchia i miei soliti fraterni abbracci e credetemi de more.
     
     
     
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      A MATTIA DAMIANI - VOLTERRA
     
      Vienna 29 Agosto 1763.
     
      Mi ha sommamente consolato il gentilissimo foglio di V. S. illustrissima del dì 7 del corrente, non solo come nuovo argomento della costante ma parziale amicizia, ma come opportunissimo antidoto contro una inquieta sollecitudine che incominciava a risvegliarmi nell'animo a riguardo di sua salute un così lungo silenzio. Io le sono gratissimo d'avermene sollevato, e prendo per sicuro argomento dell'ottimo equilibrio della sua macchina il desiderio ch'ella mostra di pascersi ancora delle frutta di Parnaso. Quando l'anima nostra si trova incomodamente alloggiata, non suol essere solleticata da somiglianti appetiti. S'io m'appongo, come spero, me ne congratulo seco e con me stesso, e desidero ch'ella risenta ben lungamente lo stimolo di voglie così ridenti.
      Io non posso per ora offerirle frutti del mio terreno, benché dopo la Clelia mi abbia obbligato l'adorabile mia sovrana a scrivere un altro dramma che dée essere rappresentato in musica ne' penetrali della reggia imperiale da cinque arciduchesse, ma non so quando, o se forse mai se ne verrà a capo.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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