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      Continui ella ad onorarmi dell'invidiabile sua parzialità, somministrandomi ne' suoi comandi le opportunità d'accreditare il giusto rispetto con cui sono.
     
     
     
      1340
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 7 Novembre 1763.
     
      Se il nostro gentilissimo pretore (come deduco dalla vostra del 22 del caduto) trasportato dalla naturale umanità non sa misurare la sua cortesia con le sue facoltà, misurate voi la condescendenza vostra col vostro comodo. Né crediate incostanza in un uomo occupatissimo (tal volta improvvisamente) gl'involontari cambiamenti prodotti dalle inopinate esigenze del suo turbulentissimo incarico. Quando vi accade di vedere il dotto ed amabile nostro signor canonico Garampi, rinnovategli sempre la memoria del mio amore e del mio giusto rispetto, e ditegli che, quando non abbia alcuna cosa a comandarmi, non defraudi la republica letteraria di qualche prezioso momento per onorarmi d'alcuna sua lettera puramente ufficiosa: il mio piacere non s'eguaglierebbe al rimorso, tanto più che mercé le affettuose espressioni del candido suo cuore, che gli si legge nel viso, ei mi ha lasciato persuaso e superbo della parziale sua invidiabile propensione.
      I maneggi di Polonia sono ancora nel forno e noi poveri mortali non ne sappiamo se non se quello che suggeriscono le congetture. È in gran predicamento un polacco principe Sartoriski, ma io non sono ancora persuaso della sua Apobasileosi. Addio, vi abbraccio con la sirocchia e sono.
     
     
     
      1341
     
      A CARLO BROSCHI DETTO FARINELLO - BOLOGNA
     
      Frain 14 Novembre 1763.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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