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      Vivendo si conosce, e conoscendo si diviene misantropo, e si perderebbe ogni commercio se non rimanesse quello dei libri.
      Addio. Buon capo d'anno. Auguratelo anche alla sirocchia abbracciandola a mio nome e credetemi.
     
     
     
      1354
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 9 Gennaio 1764.
     
      Già si scopre terra, onde il mio viaggio è sul finire e presto ripiegheremo le vele. Nulla di meno ho così guasto il palato con l'uso delle acque d'Ippocrene, che non posso assuefarmi alla prosa. Soffrite dunque in pace ch'io risponda laconicamente alla vostra dello scorso dicembre; e se la scusa vi sembra magra, credetemi pur pigro, che alla fin fine non mi farete un'ingiustizia sanguinosa. Addio. Abbracciatemi la germana, accettate il contraccambio dei solenni auguri e credetemi sempre.
     
     
     
      1355
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 16 Gennaio 1764.
     
      Eccomi di ritorno dal mio viaggetto di Parnaso che ho compito con vento ragionevole. Ma non perciò posso rispondere prolissamente alla vostra dell'ultimo dì dell'anno scorso. Ho tutta la merce riportata ancora nel lazzaretto, onde conviene sventolarla e profumarla, perché non vi rimanga qualche nascosta infezione. - Ho sentita con sommo dolore la morte del signor Lodovico Manfroni, che ho molto conosciuto e trattato in Germania, e mi piace che sia stato costì distinto con la pompa funebre dovuta al suo grado militare. Qui egli ha lasciato ottimo credito così di cavaliere costumato come d'ufficiale meritevole. Addio. Non volto foglio, e sono.
     
     
     
      1356
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 23 Gennaio 1764.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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