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      Mi congratulo con voi che vi trovate fornito de' materiali necessari a somigliante ripiego e che siete provveduto del buon senso che bisogna per farne uso non meno vantaggioso che lodevole.
      Ma che vuol mai dire cotesta quasi universale d?s????a che regna da qualche tempo in Roma? Non vien quasi foglietto di costì che non annunci il pericolo di qualche persona distinta assalita da tal malanno. La cagione convien pure che sia comune, essendo comune l'effetto. Vi si pensa? Si fanno osservazioni? L'acque, il vino, i frutti, le carni potrebbero esserne la cagione? Il vostro sofferto incomodo mi fa pensarvi su molto spesso. Dimani è la coronazione del re de' Romani in Francfurt, il dì 27 dello scorso fu l'elezione, e subito dopo Pasqua l'avremo di ritorno in Vienna. Le circostanze di tali funzioni sono diritti delle gazzette, onde io non voglio immettere falcem in messem alienam. Addio. Vi abbraccio con la sirocchia simul et in solidum e son de more.
     
     
     
      1379
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 9 Aprile 1764.
     
      La vostra del 24 marzo, che dovea essermi resa giovedì scorso, non so per quale inciampo mi capita in questo momento, che vuol dire sul mezzodì. Mi ha funestato con le nuove delle penurie di Roma, tanto più da apprendersi, quanto la Toscana ed il regno di Napoli sono più oppressi da questa medesima miseria. Trattandosi della conservazione della vita, gli uomini si riducono allo stato di natura, e la peggior condizione è quella de' più deboli che siamo noi altri poveri leviti disarmati. Il Cielo ci assista.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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