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      Continui, come già fa saggiamente, a valersi delle lettere per antidoto degli incomodi della vita, frutto il più prezioso degli studi nostri, e mi creda con rispetto eguale all'amore.
     
     
     
      1386
     
      A FRANCESCO ALGAROTTI - PISA
     
      Vienna 21 Maggio 1764.
     
      Il nostro lungamente trascurato carteggio non è stato silenzio. Io non ho mai cessato di ragionar con voi, né di lusingarmi del contraccambio. Piacemi per altro che ne sia interrotta la prescrizione dal cortese dono di cui avete voluto onorarmi, prezioso per l'intrinseco suo valore, e carissimo come mallevador sicuro della vostra per me costante ed affettuosa parzialità. Il mio non men che vostro signor Bonechi mi avvertì d'averlo dovuto lasciare in questa dogana, d'onde malgrado le mie prime diligenze non ho potuto finora ritrarlo; ma smarrito e non certamente perduto, converrà pure che si rinvenga. Intanto il signor conte di Canale, già possessore del suo esemplare, appagata la propria, seconderà la mia impazienza. Secondatela ancor voi con gli altri volumi che si andranno successivamente pubblicando, e credetemi a qualunque pruova.
     
     
     
      1387
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 28 Maggio 1764.
     
      La vostra del 12 del corrente mi consola moltissimo, assicurandomi dell'affettuosa parzialità della mia patria, dimostrata nella pubblicazione della mia Egeria. Io sento che l'approvazione eccede il valore dell'opera, ma questo eccesso appunto mi palesa l'amore che lo produce: ed io sono di gran lunga più sensibile al nome d'amato cittadino che a quello d'eccellente poeta.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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