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      Il linguaggio misterioso con cui mascherate la vostra nuova situazione mi ha fatto sospettare che qualche irregolarità della vena aurea vi abbia per avventura disordinata l'economia della mole di Tito, cioè del Colosseo: e che il vostro pudor virginale, che si raccapriccia ad ogni ombra d'immodestia, non vi abbia permesso di spiegarvi. Comunque la cosa vada, e quantunque leggiera ella sia, io desidero che lasci presto d'infastidirvi, e che non turbi le vostre proposte visite nuziali al nostro caro signor Carlani: al quale auguro tutte le molte provvisioni necessarie alla nuova navigazione che intraprende.
      Il nostro ardente, e languido Majo, spinto dagli amici e dal proprio dovere, è finalmente partito alla volta d'Inannheisn, dove si trovava impiegato a comporre un'opera per S. A. Elettorale Palatina. Con qual core abbia abbandonate le sponde dell'Istro, anime innamorate, ditelo voi per me.
      Vi faccio una solenne girata di tutte le belle cose ch'io dovea dire a nome vostro al comune amabilissimo amico signor Bonechi console partenopeo, affinché gliele diciate voi medesimo: anzi v'incarico d'abbracciarlo strettamente, e riabbracciarlo per me pregando entrambi a considerare da quale invidia io sia tormentato, non potendo essere il terzo del vostro scambievole contento. Pazienza: io non son nato che per far sempre uso della filosofica moderazione. Se voi sapeste come mi trattano le mie tarantelle, mi credereste un eroe: ma il mestier dell'eroismo è un mestier da facchino; e le spalle protestano; ma non parliam di malanni.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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