Pagina (23/1264)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Se mai vi passasse per la mente, scacciate come diabolica tentazione la voglia d'imitare il volo di Dedalo. Voi non avete le ali di quello, e le regioni dove egli depose le penne non erano già le pruinose rive dell'Istro, ma le tepide campagne di Cuma dal nostro Marone, molto miglior poeta che geografo, non so con quale autorità alle antiche contrade assegnate. La nostra età richiede molta economia de' capitali di salute che ci rimangono, e le imprese giovanili tentate fuor di stagione ci costano per lo più danni irreparabili e non ci lasciano né pur la misera consolazione dell'altrui compatimento. Addio, carissimo mio signor abate: non vi lascierei così presto, ma per i miei peccati sono occupatissimo.
      Spartite un milione d'abbracci, che v'invio col degnissimo signor abate Leoni, e credetemi costantemente.
     
     
     
      1407
     
      A COSTANTINO MORRI - BOLOGNA
     
      Vienna 3 Novembre 1764.
     
      Rispondo alquanto tardi e più laconicamente di quello che vorrei al gentilissimo foglio di Vostra Paternità non già per mia negligenza, ma perché le occupazioni inevitabili del mio impiego non mi permettono di disporre di me stesso a mio talento. Se avessi ancora tutto l'ozio che mi desidero, non ne farei certamente uso per combattere la troppo vantaggiosa opinione ch'ella mostra per gli scritti miei: procurandomi l'eccesso di questa la sua parziale propensione, mi paga con abbondante usura il rimorso di non meritarla. Mi congratulo sinceramente seco della prudente e sublime scelta di soggetto ch'ella ha fatta per il sacro suo poetico lavoro: ed argomento da questa a qual peso siano atte le sue spalle.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





Dedalo Istro Cuma Marone Leoni Novembre Vostra Paternità