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      Intanto ai signori Richard medesimi ho consegnati uniti in un sol piego Il Parnaso confuso ed Il trionfo d'Amore a V. S. illustrissimi diretti, ed auguro loro miglior viaggio di quello che forse avrà avuto l'Egeria.
      Se ella vorrà scrivere qualche cosa per questo adorabile principe, che invidieremo ben presto alla Toscana, io non credo inconveniente che V. S. illustrissima lasci acchetare il frastuono che faranno ne' primi tumulti tutte le rane del Parnaso. Prego il Cielo che si corregga della natural pigrizia il suo lento stampatore, e pieno intanto dell'antica invariabile e distintissima stima con cui e l'amo e l'onoro, costantemente mi dico.
     
     
     
      1424
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 13 Maggio 1765.
     
      Vi sono obbligato del passo ciceroniano che nella vostra del 27 dello scorso aprile mi andate fraternamente applicando, con più sincerità ma con molto minor fondamento di messer Tullio. Io non so quanto mi sia riuscito di render utili alla società i poveri miei talenti, ma so bene che scemando questi, come ordinariamente avviene con l'invecchiar della macchina, non possono non iscemare insieme le mie speranze di conseguirlo. Voi sapete che per temperamento, nel più vegeto vigore della mia gioventù, io ho sempre dubitato, sino al vizio, delle mie forze. Or questa incomoda ed umiliante dubbiezza, che mi ha sempre aggravato fin ora il peso delle mie fatiche, è una specie d'infermità che cresce con gli anni e fa pessima lega con la necessità di operare.
      Basta: per questa volta ho compiute le nuove commesse corse.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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