Pagina (87/1264)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Aspira per avventura la musica a cotesta suprema magistratura? Abbiala in buon'ora, ma s'incarichi ella in tal caso della scelta del soggetto, dell'economia della favola; determini i personaggi da introdursi, i caratteri e le situazioni loro; immagini le decorazioni; inventi poi le sue cantilene, e commetta finalmente alla poesia di scrivere i suoi versi a seconda di quelle. E se ricusa di farlo perché di tante facoltà necessarie all'esecuzione d'un dramma non possiede che la sola scienza de' suoni, lasci la dittatura a chi le ha tutte, e sulle tracce del ravveduto Minucio confessi di non saper comandare, ed ubbidisca. In altro modo, se in grazia del venerato suo protettore non avrà il nome di serva fuggitiva, non potrà evitar l'altro di repubblichista ribelle.
      So che in Francia v'è un teatro che si chiama "lirico", dove, perché si rappresenta in musica, suppone V. S. illustrissima che questa, come in casa propria, vi possa far da padrona; ma questa circostanza non ha mai fatto fra gli antichi un teatro distinto. Fra le sei necessarie parti di qualità della tragedia, cioè fra le parti che regnano, non già di tratto in tratto, ma continuamente in tutto il corso di essa, che sono la favola, i caratteri, l'elocuzione, la sentenza e la decorazione conta Aristotile, benché in ultimo luogo, la musica. Ed in fatti non si può parlare ad un pubblico e farsi chiaramente intendere senza elevare, distendere e sostenere la voce notabilmente più di quello che suol farsi nel parlare ordinario.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





Minucio Francia Aristotile