Pagina (117/1264)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Io per me così da lontano giudico che la radice del vostro male sia quel torpido e languido ozio in cui, a dispetto del vostro vivace temperamento, non so per qual strana filosofia avete scelto di vivere con tanto svantaggio vostro e del teatro italiano. Ma chi può impegnarsi in così disastrose discussioni? Le cagioni che determinano le belle sono imperscrutabili, e per lo più anche a loro medesime.
      La nostra compositrice indefessa nella sua applicazione fa mirabili progressi nella scienza armonica, e tutti se ne avveggono fuori ch'ella medesima. Vi abbraccia, vi saluta, e vi è gratissima che vi ricordiate di lei. Dite mille cose a mio nome a tutta la vostra famiglia, e credetemi con invincibile ostinazione.
     
     
     
      1503
     
      A MATTIA DAMIANI - VOLTERRA
     
      Vienna 22 Maggio 1766.
     
      La commissione di cui è piaciuto a V. S. illustrissima onorarmi nella gratissima sua del 29 dello scorso aprile mostra ch'ella ignorava scrivendo che il signor marchese Botta, desideroso di riposo, aveva già ottenuta la condiscendenza da codesto sovrano di ritirarsi dalla Toscana, e che il signor conte di Rosemberg viene a momenti ad occupare il luogo di lui. Questa sicura notizia basta per dimostrarle quanto sarebbero stati inutili tutti i difficili maneggi che avrebbero bisognato per ottenere la desiderata commendatizia da questo signor principe di Liechtenstein, che, oppresso dalle innumerabili richieste di tal fatta, aveva già da molto tempo inesorabilmente stabilito di più non secondarne veruna. Ma, per mia buona sorte, ho potuto consolarmi della perdita d'una opportunità di servirla prevalendomi dell'antica e confidente servitù di cui sono in possesso appo questo tanto degno quanto amabile signor conte di Rosemberg, a cui (previa la promessa di non seccarlo mai più per gli affari della Toscana) ho parlato del desiderio del signor suo nipote, ed ho detto tutto quello che ho creduto utile al conseguimento del mio intento; ed egli mi ha promesso, colla sua naturale e sincera compiacenza, tutto quello che può promettere un uomo che non sa ancora i limiti delle sue facoltà. Non mi sono contentato di questo passo, ma ho formata come ho potuto dalla sua lettera una breve memoria (di cui le includo copia) a nome del pretendente; ed ho pregato di metterla fra le scritture delle quali ha premura di ricordarsi; onde chi farà a suo tempo costì la formale istanza, potrà dire al cavaliere esser questo l'affare di cui l'abate Metastasio ebbe l'onore di parlargli in Vienna.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





Botta Toscana Rosemberg Liechtenstein Rosemberg Toscana Metastasio Vienna