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      Direi molto di più se il tempo e la salute mi permettessero di farlo. Il poco per altro che ho detto mi costa così grande sforzo per superar la mia repugnanza, che, se potess'ella immaginarlo, me ne sarebbe senza fallo gratissimo.
      Non mi è giunto l'Artaserse vedovo: se mi giungerà, ne dirò il mio sentimento. Intanto le dico ch'io non sarei abile a fargli una così terribile operazione senza distruggerlo.
      Mi continui l'amor suo e mi creda che la difficile prova, alla quale ha ella esposto il mio, è il più giusto titolo di protestarmi.
     
     
     
      1513
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 7 Luglio 1766.
     
      Non siete soli voi altri abitatori dell'alma città ad impazzar ne' pronostici delle imminenti sovrane risoluzioni. Se voi ha deluso l'aspettazione del parto apostolico, non ha meno sorpreso noi lo svanito abboccamento del nostro Cesare col re borusso. L'imperatore ha passato Bautzen, ed i due sovrani non si sono veduti. Ed ecco rovinati tutti i raziocini politici di tanti e tanti begl'ingegni, che spiegavano le cagioni e gli effetti di cotesto al lor credere misterioso e gravido evento. Il bello affare è che cotesta falsa credenza non era adottata dal solo popolo, ma dai luminari più eminenti. Ed ora non so se fra questi medesimi vi sia chi sappia dirne i fondamenti, e se sia stata puramente imaginaria o da qualche accidente mentita. Chi sa! forse avverrà ancora: intanto attendiamo in una rispettosa tranquillità, voi l'aspettato concistoro e noi il ritorno del nostro augusto pellegrino, e non ci ostiniamo a voler prevenire le vicende umane.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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