Pagina (132/1264)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Non mi meraviglio punto che cotesto componimento gli sia piaciuto, essendo mio; che cosa potrei mai scriver io, che non piacesse ad un giudice così parziale come sempre è stato per me il mio costantissimo signor Filipponi? Ma le sue traveggole istesse mi consolano, come argomenti e misure dell'amore da cui derivano. Ho commessa all'eloquenza del nostro signor conte di Canale l'esposizione dei miei giusti sentimenti di rispetto e di riconoscenza a cotesto degnissimo signor cavaliere Raiberti per la sua obbligante cura che ha voluto impiegare affinché riuscisse ottima ed elegante la desiderata impressione; ma, se vi cade in acconcio, non trascurate di ripeterli a lui senza timore che siano soverchi, poiché non gli saranno mai tanto replicati quanto io vorrei. Vi prego altresì a non dimenticarvi di render grazie a mio nome al signor abate Berta, il quale defraudando a mio pro di qualche prezioso momento la coltura delle lettere, ch'egli tanto illustra ed onora, ha voluto concorrere a liberarmi dal pericolo che potessero farmi arrossire, oltre i miei, anche gli errori della stampa.
      Se codesta Reale Stamperia non fosse così scarsa di pazienza come è abbondante di caratteri, si sarebbe acchetata a quello che già vi scrissi, cioè ch'io mi trovo diversi componimenti inediti, de' quali non è in mio arbitrio la pubblicazione; che non trascurerò le opportunità di procurarmelo; ed avendolo, darò di che riempiere soprabbondantemente il decimo tomo, ma finora non mi è permesso. Intanto spiegatemi per carità l'idea eteroclita di voler pubblicare il decimo tomo con rami, quando gli altri nove non gli hanno?


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





Filipponi Canale Raiberti Berta Reale Stamperia