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      Io non saprei immaginare ostacolo che possa trattenere i suoi voli, se non la propria sua docilità. Il natural buon senso armato di tante pellegrine cognizioni, per uscir dai sentieri già dagli altri frequentati, convien che si fidi a se stesso e che finalmente ricerchi nella meritata libertà del proprio giudizio le sicure sorgenti dell'utile e del diletto.
      Non aspetti ch'io le parli della eloquente e seduttrice sua lettera, né del superbo poetico sonetto che l'accompagna: anche di sotto al velo della protestata modestia trasparirebbero le tentazioni di vanità che l'uno e l'altra m'inspirano. Le basti esser sicura che, sensibilissimo a' suoi doni ed all'affettuosa sua gratuita parzialità, io gliene rendo e gliene renderò sempre quel giusto contraccambio di ben fondata e riverente stima, con cui mi protesto frattanto.
     
     
     
      1525
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 18 Agosto 1766.
     
      Voi pensate ottimamente (a quello che scorgo nella vostra del 2 del corrente) intorno alla sorte che destinate al partorito trattatino, ed all'altro di cui siete pregno e che credo a suo tempo vedrò con sommo piacere. Non v'è per ora speranza che una voce sola possa vincere il frastuono delle grida filosofiche che assordano le scuole e le piazze, i santuari e le toilettes. Correggerò a tenore della vostra lettera la copia del trattatino che mi mandaste, e vi sono intanto grato dell'attenzione. Per vendetta delle patetiche enumerazioni delle angustie romane delle quali avete cura d'informarmi, io dovrei regalarvi delle vindobonensi.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





Agosto