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      Quando vedete ch'ei cominci ad avere spazio di prender fiato ricordategli il mio vero rispetto, ed informatemi intanto dello stato di sua salute fra moti così irregolari. Addio. V'abbraccio con l'appendice e sono.
     
     
     
      1548
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 1 Dicembre 1766.
     
      Il geniale ed elegante simposio da voi descrittomi nella vostra del 15 dello scorso novembre, corresposto in Roma dal nostro adorabile Eminentissimo, del degno ed amabile monsignor Crivelli e di voi, è stato letto, celebrato, ed invidiato in Vienna dal dottissimo signor conte Piccolomini, dal gentilissimo conte Crivelli e da me: tutti fraternamente interessati nella festiva funzione, e tutti disegualmente in lor letizia eguali. Rendetene voi grazie all'ospite benevolo e generoso a nome mio per la molta che n'è toccata alla mia facoltà imaginativa. Ed a proposito d'imaginazione non mi lasciate ignorare la nuova abitazione del nostro purpureo Padre. Il mio pensiero, ch'io mando spessissimo a lui, non è giusto che abbia a cercarlo per tutta Roma. Le correzioni sono già col trattatino al quale appartengono: ed abbracciandovi in fretta con la sorella sono de more.
     
     
     
      1549
     
      A FRANCESCA MARIA TORRES ORZONI - GORIZIA
     
      Vienna 3 Dicembre 1766.
     
      Conosco perfettamente e sento, riverita mia signora contessa, tutto il valore della obbligante vostra affettuosa cura nel mettermi con tanta preferenza a parte delle vostre domestiche contentezze. La giustizia che rendete alle disposizioni del mio cuore con questo più che gentile ufficio, esige da me la più viva riconoscenza.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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