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      È piaciuto all'infinita Bontà di lasciarci la cara nostra madre e sovrana, la quale ha sormontato l'orribile pericolo ed è già senza febbre. L'aspetto di questa città, e nel tempo del terrore ed in quello della gioia presente, non può essere descritto. Si è sensibilmente veduto quanto questa adorabile principessa è amata dal suo popolo ed esso da lei. Non aspettate minuti ragguagli: io non usurpo i diritti della gazzetta. Entrate a parte della nostra consolazione, comunicate i miei abbracci con la compagna e credetemi.
     
     
     
      1582
     
      AD ANGELO FABRONI - FIRENZE
     
      Vienna 11 Giugno 1767.
     
      Senza ch'io produca le scuse della mia tarda risposta alla gentilissima sua replica del dì 9 dello scorso maggio, le note angustie in cui ci siam trovati nella perdita d'una amatissima imperatrice, nello spavento di rimaner privi dell'adorabile nostra madre e sovrana: ed ora l'universale tumulto di giubilo per averla miracolosamente conservata, mi avranno già appresso di V. S. illustrissima e reverendissima procurato compatimento, non che difesa. Onde, dopo averle rese le dovute sincere grazie che le deggio per la sua costantissima gratuita parzialità, mi congratulo col suo reale sovrano che, nell'esaltarla, dà così indubitato segno dell'illuminata sua mente e del generoso suo cuore; atta l'una tanto a ravvisare il merito, quanto l'altro a premiarlo. La mia poetica temerità di viaggiar nel futuro, da questi voli mi presagisce elevazioni più considerabili, e la mia tenera amicizia le affretta.
      A dispetto della sua parzialità io m'avveggo ch'ella mi fa un gravissimo torto.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





Bontà Giugno