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      L'augustissimo suo figliuolo potrà servir di modello per tutti i secoli a quanti figli nasceranno. Ha vegliato appresso di lei tutte le notti, non l'ha mai abbandonata un istante, non si è negato a qualunque opera necessaria alla cura ed al sollievo di lei, trascurando anche oltre il bisogno se stesso. Figuratevi il rispetto e l'amore quanto in ognuno siasi accresciuto per un principe di così adorabile carattere.
      Non parliamo, caro gemello, de' nostri cancherini: essi non son degni d'entrare in dozzina fra tante contentezze; io non dimando dal Cielo se non se pazienza che stia in equilibrio con esso loro. Fate lo stesso ancor voi: ma non tralasciate intanto di rendere il giusto contraccambio alla costante tenerezza che ha ed avrà sempre per voi il vostro fedelissimo.
     
     
     
      1591
     
      AD ANNA FRANCESCA PIGNATELLI DI BELMONTE - NAPOLI
     
      Vienna 13 Luglio 1767.
     
      I passati terrori ed il giubilo presente del sofferto e superato pericolo della preziosa vita dell'adorata nostra sovrana hanno obbligata la mia stanca Musa, a dispetto della noia del lungo matrimonio, a secondare il mio zelo. Sperando la medesima toleranza nell'Eccellenza Vostra per le mie ciance canore, mi approfitto del possesso in cui mi trovo di presentare a Vostra Eccellenza, prima che ad ogni altro, quali elle sono le deboli mie produzioni in segno della costante venerazione con cui sono.
     
     
     
      1592
     
      A FRANCESCA MARIA TORRES ORZONI - GORIZIA
     
      Vienna 13 Luglio 1767.
     
      Per ... non somministar qualche magro pretesto alla vostra inclinazione ai rimproveri vi mando, gentilissima signora contessa, per l'ordinaria strada della posta quest'ultimo mio componimento che hanno da me indispensabilmente esatto i terrori e le contentezze del sofferto e superato pericolo dell'adorabile nostra sovrana.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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