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      Ma tutto cedeva al principale oggetto di questa pompa trionfale, cioè all'augusta persona della nostra conservata sovrana, che col suo Cesare a destra in una magnifica carrozza aperta da tutti i lati, passava fra gli applausi, i voti, le lagrime di contento e il continuo suono de' più teneri e rispettosi nomi che possono darsi a sì degna madre e signora. La maestà, la grazia, la bellezza, l'umanità e quell'anima benefica che sempre hanno distinta questa adorabile principessa, in quel giorno l'adornavano visibilmente a gara, e tutte erano ravvivate dal visibile, giusto ed interno suo contento nel vedersi così ben corrisposta da' suoi sudditi, de' quali ella ha meritato e conseguito d'essere e la delizia e l'amore.
      Addio. Il resto ve lo dirà la gazzetta. Comunicate i miei abbracci alla compagna e credetemi.
     
     
     
      1597
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 17 Agosto 1767.
     
      Sarebbe desiderabile che la mia Pubblica felicità movesse negli altri quel favorevole entusiasmo che dalla vostra lettera del primo del corrente m'avveggo che ha mosso in voi: ma il demonio è che tutti i lettori non son fratelli.
      Spero che voi schivarete di divenir troppo famigliare con gli abitatori delle alture pinciane. Il personaggio neutrale è difficile a sostenersi, mischiandosi con le parti eterogenee, e non basta la prudenza per non pendere ora da un lato or dall'altro: anzi per lo più si finisce con diventare a Dio spiacenti ed a' nemici sui. Io sono occupatissimo nelle imminenti feste nuziali, onde il mio laconismo, che suol essere d'elezione, presentemente è necessità. Addio: vi abbraccio con l'appendice e sono.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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