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      Se poteste figurarvi a quali difficili vicende si trovi esposto in simili casi un mio pari, non me ne augurereste l'onore. Farete ottimamente a non fondar mai più in avvenire alcun edificio sulla cordiale bontà, tanto oltre le proprie sue forze diffusiva, dell'amabile nostro Eminentissimo. Le umane disposizioni dell'animo suo l'inclinano a voler esser di tutti, e per necessità convien che manchi alla maggior parte. Inconveniente per altro ch'io dono di buona voglia alla lodevole cagione che lo produce. Addio. Comunicate de more i miei abbracci alla compagna e credetemi.
     
     
     
      1608
     
      A TOMMASO FILIPPONI - TORINO
     
      Vienna 28 Settembre 1767.
     
      È un tratto del bel cuore del mio caro signor Filipponi la parte ch'egli prende nelle mie sollecitudini intorno alle notizie del felice arrivo in cotesta Corte del mio signor conte di Canale; ed io gli sono gratissimo della sua diligente cura nel parteciparmela. Prendete, amico dilettissimo, anche l'altra di recargli le mie riverenze e le mie tenerezze, e non trascurate di dirgli che lo zoppo triumvirato si risente acerbamente della sua assenza. Io debbo credere che ormai il pubblico non sia meno infastidito delle mie fanfaluche poetiche, di quello ch'io stesso ne sono: pure, se il signor Rabj aspira al decimo volume, avrà ormai materiale per imbottirlo. Le mie riverenze alla venerabile sacerdotessa, ed a voi i soliti tenerissimi abbracci nel confermarmi.
     
     
     
      1609
     
      A TERESA ANGIOLINI FOGLIAZZI - MILANO
     
      Vienna 28 Settembre 1767.
     
      Da qualunque altra persona mi giungerebbe inaspettato quell'amabile impeto di gradimento col quale vi è piaciuto di accogliere, gentilissima signora Teresa, le testimonianze che il mio degnissimo signor conte di Canale vi ha recate dell'affettuosa mia costantissima stima; ma se la cognizione delle invidiabili disposizioni del vostro bel cuore me ne ha scemata la meraviglia, non me ne ha perciò diminuito in minima parte il contento e la gratitudine: e supplisce con usura alla mancanza della sorpresa il piacere di non essermi ingannato.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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