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      Né sappiamo finora che sia caduto nelle vicinanze se non un vecchio muro dell'Accademia militare di Neustadt, e la furia del Danubio, già in gran parte calmata, non ha prodotta alcuna funesta conseguenza, mercé la paterna vigilanza del nostro augustissimo padrone. Così alterna la Providenza i mali ed i beni, perché né le disgrazie ci opprimano né le felicità ci corrompano. Addio, carissimo padre Azzoni: non cessate di riamarmi e di credermi.
     
     
     
      1649
     
      A FERRANTE CITTADELLA - LUCCA
     
      Vienna Febbraio 1768.
     
      Il silenzio di molte Olimpiadi, nonché quello di un anno solo, sarebbe stato inefficace a farmi temere d'aver perduto l'invidiabil luogo concedutomi da V. S. illustrissima nel suo bel cuore. Ho troppo sicuro mallevadore del mio possesso nel suo candido, amabile e generoso carattere incapace di rivocare i suoi doni, e so che le canore sorelle, nostre comuni amiche, non soffrono dimenticanza fra' loro seguaci. Ma se il suo foglio non mi ha tolto alcun dubbio, ha ben dolcemente confermata la mia sicurezza, ed una conferma condita d'espressioni sì affettuose e sì care ha tutta la grazia di un nuovo acquisto. Non ha bisogno di prova la costanza d'ossequio e d'affetto con la quale io contraccambio quella dell'amor suo. La presunzione è a mio favore poiché il vantaggio di tal commercio è tutto dal canto mio.
      Mi consola oltremodo la fortuna ch'han fatta appresso di lei le stanze della mia Pubblica felicità. Non potevano ragionevolmente promettersela i frutti d'un povero terreno, al quale l'assiduo aratro mai da tanti anni non concede riposo: e frutti di così tarda stagione.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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