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      La sua nota virtù ed il tempo già scorso dopo l'irreparabil perdita del signor duca suo padre mi lusingano che saranno già nell'Eccellenza Vostra calmati i primi naturali impeti del suo dolore; onde per non esacerbar la piaga indiscretamente trattandola, le dirò unicamente ch'io so questa volta buon grado alla infedeltà della mia memoria, che non sa rappresentarmi l'idea del sudetto degnissimo signor duca: idea che me ne renderebbe anche più sensibile la privazione. È difficile ch'ella si figuri la tenerezza con la quale io desidero di rivedere coteste amenissime contrade, dove ho passati i più sereni de' giorni miei: ma non creda che le tumultuose agitazioni d'una comitiva reale si confacciano alle fisiche mie e morali disposizioni: anche nell'età mia più robusta le ho conosciute superiori alla mia facoltà e le ho costantemente evitate, ma non ignoro però le affettuose sorgenti delle sue suggestioni: tanto gliene sono tenuto quanto giustamente me ne compiaccio. Sia sicuro del dovuto contraccambio che gliene rendo, e dell'invariabile rispetto con cui sono.
     
     
     
      1653
     
      A BARTOLOMEO BENINCASA - MODENA
     
      Vienna 21 Marzo 1768.
     
      Son superbo d'avervi persuaso della mia insufficienza, ma invidioso di sentirvi dire "non ne ho più bisogno"; nel lungo corso della mia vita la mia severa fortuna non mi ha mai permesso di familiarizzarmi con questa frase. Ch'io v'informi d'un individuo a me incognito, e che voi di costà ci mandate, è veramente richiesta non ordinaria: pure, quando un tale astro sorgerà sul nostro orizzonte, non trascurerò di comunicarvi quanto il mio astrolabio ne avrà scoperto.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





Eccellenza Vostra Marzo