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      La verificazione del mio sospetto giustifica voi, ma non consola me, a cui sarebbe stato men rincrescente un vostro capriccio che un vostro incommodo. Ma è possibile, caro fratello, che voi all'età vostra, e non nato ed educato fra que' poveri figli delle querce che correvano dietro al sol cadente per non rimanere all'oscuro, è possibile che vi lasciate così trascinare dal fangoso torrente e che crediate a chius'occhi ad ogni assurda, puerile, inverosimile, insussistente, calunniosa fandonia? È possibile che non ne abbiate ancora scoperte le tanto visibili sorgenti? Oh che Dio vi benedica, vi conforti e vi illumini. Abbiam purtroppo grandi ragioni d'affliggerci, ma non quelle che voi deplorate, e di gran lunga maggiori. Preghiam pure e ben fervidamente l'Onnipotente che prenda paterna e pronta cura di noi che ne abbiamo estremo bisogno: ma che la prenda al suo, e non al nostro modo, poiché non si è mai così ben verificato in noi, come al presente, il nescitis quid petatis. Addio. Questa materia è una Camarina che non è salubre né piacevole d'andar movendo. Astenetevene ancor voi: abbracciate la compagna e credetemi sempre il vostro.
     
      P. S. Il gran luminare che sarà comparso sul vostro orizzonte prima di questa, partì di qua venerdì scorso, 3 del corrente, alle ore 7 della sera, secondo questo orologio. Oh in qual tumulto metterà quest'innocente fenomeno l'inutile metafisica di cotesti politici!
     
     
     
      1764
     
      A VINCENZO CAMILLO ALBERTI - BOLOGNA
     
      Vienna 6 Marzo 1769.
     
      Desidero e spero che a quest'ora il discolo suo piede sia perfettamente ritornato all'antica ubbidienza, e che non abusi più della di lei tolleranza; e le sono intanto gratissimo che a dispetto di così fastidiosa occupazione abbia V. S. illustrissima pensato ad obbligarmi con l'ultima sua gentilissima lettera portatrice del nuovo poetico componimento.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





Dio Onnipotente Camarina Marzo