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      Le irregolarità del discolo suo piede incominciano ormai ad esser troppo lunghe; desidero e spero che a quest'ora sia ritornato alla dovuta ubbidienza. E con la solita costantissima stima mi confermo.
     
     
     
      1768
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 27 Marzo 1769.
     
      La vostra dell'11 del corrente mi ha fornito d'ottime notizie intorno al granduca: ma più curiose saranno quelle del maggior luminare. Questo è nemico capitale di tutte le phalerae della maestà, ed a cotesto popolo parrà impossibile che un individuo il quale non è né vuol essere distinto dagli altri viventi nell'apparenza, possa far muovere ad un suo cenno 200 mila uomini armati. Addio. Ecco la letterina, e io sono.
     
     
     
      1769
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 3 Aprile 1769.
     
      Vi sono infinitamente obbligato delle distinte notizie che mi date nella vostra del 18 dello scorso e del giubilo di Roma alla presenza del nostro Cesare e dell'applaudito di lui contegno. Tutto ciò io m'era promesso, e per mille parti ne siamo minutamente e concordemente informati: nulla di meno mi è piaciuto di sentirmi tutto confermar nella vostra lettera, sì perché questa cantilena mi rapisce quanto più si ripete, come ancora perché ogn'uno non può radunar tutte le circostanze di così memorabile avvenimento, ed in ogn'uno se ne ritrova alcuna che per avventura è sfuggita agli altri. La nostra augusta padrona è sensibilissima all'amoroso accoglimento di Roma al suo Cesare, ed ha mandato espressamente il suo segretario di Gabinetto a questo monsignor nunzio affinché faccia pervenir costà le più vive espressioni del sincero suo gradimento.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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