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      Ma ciò non ostante io voglio tornare a scriverne. - Non mi rimase allora altro che fare se non se applaudire alle sue favorevoli disposizioni e cambiar di proposito, persuaso che la continuazione di questo l'avrebbe infastidito senza nostro profitto. Tutto il mio prolisso racconto non fa avanzar d'un passo le nostre speranze; ma io ho troppo interesse di convincerla che l'infelicità delle mie premure non procede dall'essersi addormentate. Non mi punisca della mia disgrazia ma continui ad amarmi ed a credermi.
     
     
     
      1795
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 3 Luglio 1769.
     
      Alla vostra del 17 dello scorso giugno non bisogna altra risposta che il ringraziamento per l'inscrizione fatta collocare in S. Spirito in Sassia da monsignor Potenziani e che voi avete per me diligentemente trascritta. Essa è decente, chiara e latina, e non me ne piace meno il pensiero che l'esecuzione. Fra tanti elogi e presagi felici intorno al nostro novello Santissimo Pastore, è capitato qui in questa settimana un sanguinoso sonetto contro di lui. Ohimè! Già dunque cotesto pubblico incomincia a dividersi in partiti! Io non mi era preparato a vedere scomposta così sollecitamente la concordia che mi pareva universale nelle ottime speranze che avea prodotte codesta applaudita elezione. Desidero che siano fuochi fatui e che non abbiano sussistenza. Intanto continuate voi, come avete fin'ora precedentemente fatto, ad astenervi dal mandarmi somiglianti velenosi componimenti. Voi sapete che per natura io non ho sufficiente atrabile per scriver satire o per dilettarmene.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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