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      Vienna 11 Dicembre 1769.
     
      Il gratuito vostro costantissimo affetto, amatissimo mio signor Grisi, merita ed esige da me il più sincero amoroso contraccambio. Lo merita non solo per se medesimo, ma per gli amici che mi procura, poiché m'avveggo che il vostro amore è una specie di febbre epidemica, che si attacca a tutti quelli che vi si avvicinano: come è avvenuto (secondo le vostre relazioni) a cotesti signori N. N., ch'io compatisco per l'infermità contratta, ma non vorrei somministrar loro ricette per risanarne. Se mai la mia antica ma fin'ora inefficace volontà di riveder l'Italia giungesse a svellermi da Vienna, vi assicuro che il piacere di abbracciarvi e quello di conoscere i miei non meritati fautori mi farebbe preferir cotesta a qualunque altra strada. Chi sa? Il caso non è fra gli impossibili. Non vi stancate intanto d'amarmi, conservatemi gli acquisti che mi avete fatti, abbiate cura di voi medesimo, e credetemi senza affettazioni ufficiose.
     
     
     
      1823
     
      A LUIGI PIO - NAPOLI
     
      Vienna 11 Dicembre 1769.
     
      È un eccesso di gentilezza il cortese ufficio di V. S. illustrissima col quale si compiace informarmi del nuovo suo domicilio: cura non meno inaspettata che obbligante, non avendo io avuto fin'ora né occasione né facoltà onde procurarmi titoli per meritarla. Gliene rendo le dovute distintissime grazie. Mi congratulo seco del contento, de' vantaggi e delle speranze ch'ella asserisce aver ritrovato fra le circostanze della cambiata sua situazione: gliene auguro e la costanza e l'aumento: e desidero nel medesimo tempo a me stesso sufficiente abilità onde convincerla della giusta stima e della perfetta riconoscenza con cui sono.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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