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      Può ben essere, anzi è facilissimo, che ciò che pare a me notte profonda, sia giorno chiaro per altri più perspicaci, e meno di me stranieri in questa vastissima e disastrosa provincia; ma non creda che avran essi perciò le cognizioni necessarie a voler fare un fondato paragone fra le antiche e la moderna musica. La musica è oggetto d'un senso, ed i sensi o per le proprie fisiche alterazioni, o per quelle che in esse gli abiti diversi cagionano, van cambiando di gusto di stagione in stagione, non che di secolo in secolo. Un banchetto apprestato a tenore delle ricette d'Apicio farebbe oggi stomaco ai men delicati. Il tanto decantato Bacchi cura Falernus ager, al giudizio de' moderni palati produce ora un vino da galeotti: l'amaro e reo caffè, peggiore, secondo il Redi, dello stesso veleno, è divenuto la più deliziosa bevanda di quasi tutti i viventi; e chi sa se alla fin fine non la divenne anche a lui? Le ariette che incantavano un dì gli avi nostri, sono oggi stucchevoli e insopportabili nenie per noi. Or qual sarà dunque la perfezion della musica, essendo essa soggetta alle decisioni del gusto, così da se medesimo ogni momento diverso? E donde mai prenderò io una norma sicura per avvedermi quando rettamente giudica o quando il gusto delira? "Ma" dirà ella "codesto vostro scetticismo non risponde punto alla mia dimanda. So dubitare ancor io, né sono molto curioso di sapere come voi dubitiate. Il mio desiderio è d'intendere qual sia l'idea che avete voi concepita dell'antica e moderna musica; parendomi assolutamente impos


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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