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      Cotesta mia spontanea giustissima conoscenza è già per se stessa mortificante abbastanza: amandomi, come ella fa, perché mai obbligarmi a rifletterci?
      Quando l'antica e la novella contessa di Diectrestein avran respirato da tumulti festivi, fra quali han passati i giorni e le notti in occasione delle auguste e delle proprie nozze dell'ultima; io spiegherò il carattere di suo commissario, del quale le sono gratissimo, perché spero che parteciperanno gli uffici miei del sicuro gradimento dovuto ai suoi. E pieno intanto del più schietto ed ossequioso rispetto, costantemente mi dico.
     
     
     
      1863
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
     
      Vienna 28 Aprile 1770.
     
      Ho ricevuta la vostra del 13 del cadente e seco quella che avrebbe dovuto precederla, onde non me ne manca alcuna, ed il disordine parmi che nasce dagli ufficiali di questa, non della posta di Roma. Vi ringrazio delle nuove romane, ma non posso rendervene il contraccambio con le viennesi, perché di quelle che possono essere oggetto della vostra curiosità non ve ne sono. Gli exparlamentarii sono eccellenti scrittori: sostengono con ingegnosa eloquenza e con eroica costanza la nuova proporzione, che si possa comprare in Francia con 30 o 40 mila lire una magistratura che renda il compratore superiore al suo re. Ma il re fin'ora non è persuaso. Anzi il giorno 13 del cadente ha dato il possesso in persona ad un nuovo compiuto parlamento, ed abolito affatto il costume introdotto da' suoi antecessori di venderne le cariche. Il secolo è fecondo di portenti, e meriterebbe un istorico proporzionato alla stravaganza dei materiali.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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