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      Di quest'ultima categoria è la speranza che vi rappresenta così facile e pronta la via del signor conte di Canale: io ho veduto tre anni sono questo degno ministro sul punto di abbandonar l'impegno di collocare una sua figliuola nel Capitolo delle Canonichesse di Praga, per la difficoltà di provare la nobiltà d'una donna entrata poco più d'un secolo fa nella sua famiglia; e malgrado tutte le cure de' suoi agenti, de' suoi congiunti e della metà di Torino, io credo che non ne sarebbe venuto a capo senza un suo viaggio in Piemonte. Or vedete s'io posso aver coraggio di presentargli una posizione della quale è egli ancora stomacato. Se basta per autenticità tutto l'assenso poetico, voi siete già discendente del gran Cancelliere Alborio, ed io come tale considerandovi, non contaminerò più il vostro nome con quella G. che l'avea mascherato. Continuate anche in questa nuova, o per meglio dire ricuperata qualità, ad amarmi come solete e credetemi sempre.
     
     
     
      1877
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 18 Giugno 1770.
     
      La vostra del 12 del corrente continua a sorprendermi col nitore della sua scrittura, che invece d'esercitar come faceva la mia pazienza, risveglia ora la mia meraviglia e s'incammina a farmi conoscere l'invidia. Vi sono gratissimo della cura che vi costa questa compiacenza: poiché io che son per natura soggetto alla tirannia del costume so quanta pena costi il superarlo.
      Fate pace vi prego col povero Ulpiano, e parafrasate la sua definizione così: Il diritto di natura è tutto quello che senza altro maestro insegna ad ogni animale la SPECIALE sua natura.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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