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      La natura del ragno, per mezzo dell'istinto o di qualunque mezzo si voglia, insegna al ragno di porre in uso la sua industria, ed egli fa la tela. La natura dell'uomo, che non è solo animale industrioso ma anche ragionevole, insegna all'uomo di valersi della sua ragione: egli lo fa: considera quel che vede, ne cerca l'autore, e conosce Dio. Sente i suoi bisogni, conosce necessaria l'assistenza ed ama la società. Vede che per conservarla convien che ciascuno sia scambievolmente utile all'altro e non dannoso, e stabilisce la massima del quod tibi non vis, alteri ne feceris. E così direte delle altre prime idee o concetti che possono esser prodotti dall'uso della naturale facoltà di ragionare; e credo che concluderete che nella definizione d'Ulpiano non si trova quel veleno che pretendono estrarne i materialisti.
      Abbiamo qui la signora principessa Giustiniani in casa del signor ambasciator di Spagna suo zio. È dama piena di gentilezza e di merito: piace oltre modo alla Corte, alla nobiltà e ad ogni ordine di persone, e fa grande onore alla nostra patria. Ecco il signor conte di Canale che mi obbliga a finir la lettera, e ad abbracciarvi teneramente da parte sua. Ei si ricorda con molta stima e con molto affetto di voi. Addio. I soliti abbracci comunicabili, e sono.
     
     
     
      1878
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 25 Giugno 1770.
     
      Il vostro carattere da alcune settimane in qua non lusinga più la mia vanità, che si nutriva della rara industria ch'io mostrava nell'interpretarlo: e dovrei esser contento della vostra compiacenza.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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