Pagina (531/1264)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Quando venni in Vienna l'ottimo cacao si pagava settanta o al più settantacinque fiorini il centinaio; ed ora per averne del mediocre convien pagarlo cento sessanta e cento sessantacinque. Or osservate, se vi dà l'animo, i sistemi economici formati su i primi prezzi. Qui oltre l'abbondanza del metallo, cresciuta in tutta l'Europa e cagione da per tutto dell'alterazione de' prezzi, le spese enormi della guerra passata hanno diffusa in questo popolo tal quantità di danaro, che l'inconveniente dell'abbondanza di questo è più sensibile che altrove. Tutto generalmente si paga almeno un terzo di più di quello che si pagava, ma questo maggior dispendio non reca alcun danno né a' negozianti né agli operai, né a quelli che vivono de' frutti delle loro terre, perché tutti questi, essendo cresciuto il prezzo delle opere e delle merci loro, tanto guadagnano nel vendere quanto perdono nel comprare. Gli sfortunati sono quelli che vivono con l'annuo assegnamento dei soldi o degl'interessi de' loro capitali. Perché fra le imposizioni e le deminuzioni de' primi e lo sbassamento de' secondi debbono contare un terzo di meno di quello che prima riscotevano; e, dovendo spendere un terzo di più di quello che spendevano prima, chi già sussisteva con 9, ora è ridotto a sussistere con 3. Questo doloroso ma evangelico calcolo costa a me maggior rincrescimento a scriverlo che a leggerlo a voi: ma non è inutile che vi passi sotto l'occh'io, perché formiate un'idea ragionevole dell'opulenza mia. Addio.
      Fate d'Ulpiano quello che vi piace, ma non prendete il nome d'animali per bruti solamente, e vedrete che potendoci stare ancor gli uomini con l'innata loro ragione, la sua definizione si può difendere e spiegare cristianamente.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





Vienna Europa Ulpiano