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      La cantata comunicatemi è veramente felice, affettuosa e gentile. Del sonetto non so che dirvi, perché non l'intendo. Addio. Conservatevi e credetemi.
     
     
     
      1895
     
      A GIUSEPPE ROVATTI - MODENA
     
      Vienna 30 Agosto 1770.
     
      L'ultimo vostro gentilissimo foglio del 29 di luglio (che non so come sia stato poco men d'un mese in cammino) mi ha sommamente consolato rassicurandomi sullo stato di vostra salute, della quale sono sempre sollecito non ignorando quanto ella è tenue e quanto voi ne abusate. Tutte le imprese letterarie che avete già fra le mani, senza le altre alle quali vi andate tutto dì preparando, bastarebbero per abbattere il più valido atleta. Or come volete ch'io non tremi, non ignaro del vostro delicato e cagionevole temperamento? Chi vi ha fatto tale vi assista, per consolazione degli amici, per profitto delle buone lettere e per la privata vostra e la comune gloria d'Italia.
      Per secondar le vostre premure riguardo all'inchiesta delle lettere scientifiche del Vallisneri, sono andato ricercando quali medici letterati sieno stati negli anni scorsi in Vienna co' quali avesse egli potuto aver commercio, e non ho saputo rinvenirne altri che il cavalier Garelli, già protomedico e bibliotecario imperiale, ed il presente baron Wansvitten, di lui successore. Ho instantemente cercato da questo se avesse per avventura ciò che da noi si desidera, ma egli assicura di non aver mai avuta col Vallisneri alcuna corrispondenza. Ho fatto far diligenze appresso l'erede del Garelli per saper se mai tra i fogli da lui lasciati ve ne fossero de' confacenti al caso nostro, e niuno mi è riuscito di rinvenirne.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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