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      Sicché voi vedete ch'io ho meritato così poco i vostri ingegnosi rimproveri, come l'eccessiva gratitudine che mi protestate per aver io con una risposta sodisfatto ad un mio debito. Raddolcitemi l'amaro di queste picciole ingiustizie con la sollecita novella d'alcun vostro solido e permanente vantaggio, che col più sincero dell'animo vi auguro e vi desidero, e non dubitate un istante ch'io non sia sempre per essere.
     
      P. S. Mi rallegro del nuovo parto ch'io carezzerò quando mi giunga. E vi son gratissimo della conoscenza che mi avete procurato d'un uomo di garbo nel portatore della vostra lettera, a cui confiderò il destino di questa. Addio di nuovo.
     
     
     
      1951
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 15 Luglio 1771.
     
      Per risparmiarvi l'impazienza d'aspettarli, non vi avvertii d'avervi inviate le due dozzine de' noti ritrattini: godo che vi sian pervenuti mercé l'attenzione del padre Procuratore generale de' Carmelitani (come maccennate nella vostra del 29 di giugno), e non dubito che avrete cominciato a farne uso provedendone la vostra compagna. Non ve ne ho mandato in maggior numero perché non credo molto grande quello de' miei divoti: se mai ve ne mancasse per qualche gravida che ne avesse voglia, per evitar qualche parto segnato cercarò occasione per farvene unaltra rimessa. Mi dispiace d'essere stato profeta troppo veridico intorno al destino del credito partenopeo e sfuggo di rinnovare il mio prognostico, per non far cattivo augurio alle vostre speranze, alle quali desidero frutti e non fiori, de' quali pur troppo abbondano.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





Luglio Procuratore Carmelitani