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      Abbiam comunicate insieme con iscambievole compiacenza le gentilissime sue lettere il signor conte di Canale, monsignor Perlas ed io; e tutti (compresavi la signora contessa Figuerola, partecipe del consesso) concorrono ne' miei sentimenti, e vogliono che io gliene sia relatore. Il mio piede, a seconda de' parziali di lei auguri, ha già perfettamente riassunto l'interrotto esercizio di tutti gli uffici suoi, onde non mi rimane altro impedimento ad ubbidirla che l'antica mia naturale insufficienza. Mi aiuti a vincerla, mio riveritissimo padre abate, col valore che mi aggiungerà l'impazienza di eseguire alcun suo venerato comando, e mi creda frattanto.
     
     
     
      1962
     
      AD AGOSTINO GERVASI - NAPOLI
     
      Vienna 10 Ottobre 1771.
     
      Dicite, io Paean! Ecco finalmente una lettera del mio amatissimo e stimatissimo monsignor Gervasio. E come affettuosamente diffusa! e come analoga al candore del suo bell'animo! e quanto efficace ad appagare tutte le più minute sollecitudini d'un vero amico! Io vi son debitore d'una gran parte del vostro contento che avete saputo comunicarmi col ridente colorito di tutte le vostre espressioni. Io partecipo e godo in voi di cotesta comoda, lieta, opulenta e tranquilla segregazione dal nostro turbolento commercio, dove gl'ingegni più fervidi ed applauditi, professandosi protettori dell'oppressa (dicon essi) umana società, saffaticano con ogni sforzo a distruggerne tutti i sacri e profani vincoli che la conservano. Non potete immaginarvi quanto dopo la vostra partenza siasi accresciuta la loro baldanza ed il numero insieme dei giovani proseliti dell'uno e dell'altro sesso.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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